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Cambiamento climatico in Africa

Il cambiamento climatico e l'insorgenza di malattie infettive in Africa

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Il cambiamento climatico non rappresenta più una minaccia remota. Le temperature sono in aumento in tutto il mondo, con conseguenze sull'ambiente, sugli ecosistemi e sulla salute umana. Un recente articolo della BBC1 suggerisce persino che la prossima pandemia potrebbe essere favorita da un clima instabile.

Il cambiamento delle temperature induce gli animali a migrare in aree differenti, creando l'opportunità per gli agenti patogeni di passare da un ospite all'altro. Per questo motivo, i cambiamenti climatici aumentano il rischio di insorgenza di malattie.

Il cambiamento climatico sta influenzando la diffusione delle malattie. L'aumento delle temperature medie e delle precipitazioni o dell'umidità favorisce infatti la diffusione di alcune malattie trasmesse da vettori in nuove aree. Anche le infezioni gastrointestinali batteriche trasmesse da cibo e acqua sono in aumento. Le sempre più evidenti conseguenze del cambiamento climatico si fanno già sentire in Africa e a livello globale.

In particolare, l'Africa sta assistendo a un aumento di malattie infettive come la malaria, il colera e le malattie tropicali neglette (NTD). Questo fenomeno è stato evidenziato anche alla COP28 del dicembre 2023, in occasione della prima Giornata della salute, in cui si è discusso di come i cambiamenti climatici, legati al caldo estremo, all'inquinamento atmosferico e alla diffusione di malattie trasmesse da vettori, stiano influenzando la salute in Paesi che non ne hanno mai risentito prima.

I dati mostrano che il colera è tornato in circolazione dopo anni di costante calo dei casi. Nel 2022, 30 Paesi hanno dovuto affrontare epidemie di colera, con un allarmante aumento del 145% rispetto alla media dei cinque anni precedenti2.

La recente epidemia globale di colera ha causato oltre 667.000 casi e più di 4.000 morti a livello globale lo scorso anno. Le nazioni dell'Africa orientale e meridionale sono tra le più colpite, con circa il 75% dei decessi e un terzo dei casi registrati a gennaio 20243.

La trasmissione del colera è direttamente collegata alla scarsa disponibilità di acqua potabile e di strutture igienico-sanitarie. Secondo l'OMS, eventi climatici estremi come inondazioni, uragani e siccità riducono l'accesso all'acqua potabile e contribuiscono a creare un ambiente ideale per la diffusione del colera. Nelle comunità vulnerabili che devono già fare i conti con l'accesso all'acqua potabile, questi eventi creano l'ambiente ideale per la diffusione delle malattie infettive.

Una review pubblicata su Nature Climate Change nel 2022 ha mostrato che su 375 malattie infettive studiate, il 58% ha registrato un peggioramento a causa dei cambiamenti climatici4. Gli agenti patogeni o gli insetti che trasmettono le malattie infettive si stanno spostando in habitat che prima erano considerati troppo freddi per loro. Questo accade soprattutto per le malattie trasmesse dalle zanzare.

L'incidenza della dengue, ad esempio, è aumentata di 30 volte negli ultimi 50 anni. Quasi la metà della popolazione mondiale è ora a rischio. L'umidità e le temperature elevate favoriscono la sopravvivenza delle zanzare, aumentando così la probabilità di trasmissione.

Uno studio della Royal Society5 ha individuato elementi che dimostrano come le zanzare Anopheles, responsabili del trasporto della malaria, abbiano rapidamente ampliato il loro raggio d'azione nel corso del ventesimo secolo. Questa rapida espansione potrebbe rappresentare uno dei più gravi impatti del cambiamento climatico sulla biodiversità africana che siano stati osservati finora. Nel 2022, l'Africa registrava circa il 94% dei casi di malaria e dei decessi globali. Se la malaria causa fino a 12 miliardi di dollari di perdita di produttività all'anno in tutto il mondo, la possibilità (molto reale) che peggiori a causa del cambiamento climatico è preoccupante.

Quali implicazioni ci sono per le organizzazioni?

Per le organizzazioni che operano in Africa, il sempre maggiore impatto dei cambiamenti climatici e l'incidenza delle malattie infettive rappresentano una sfida significativa in termini di sicurezza sanitaria globale che non può essere ignorata. La necessità di adattarsi a queste condizioni mutevoli è più urgente che mai, poiché hanno il potenziale di interrompere le catene di approvvigionamento, far aumentare i costi di gestione e minacciare la salute e il benessere della forza lavoro.

Isabelle Hagner, Director of Public Health di International SOS, spiega che "per essere resilienti in questo contesto mutevole, le aziende devono dare priorità alle misure di sostenibilità, investire in iniziative per rafforzare la resilienza e collaborare con le comunità e i governi locali".

Secondo Hagner, le organizzazioni che operano in Africa dovrebbero considerare la messa in atto di una serie di interventi chiave per affrontare efficacemente le sfide poste dal cambiamento climatico e dall'aumento delle malattie infettive. Hagner raccomanda di:

  • Investire in pratiche sostenibili, come misure di efficientamento energetico, iniziative per limitare la produzione di rifiuti e l'uso di fonti di energia rinnovabile per minimizzare l'impronta di carbonio e ridurre l'impatto sull'ambiente.
  • Dare priorità alla salute e alla sicurezza dei dipendenti, fornendo accesso alle risorse sanitarie.
  • Promuovere programmi di vaccinazione e implementare protocolli igienici per prevenire la diffusione di malattie infettive.
  • Sfruttare la tecnologia e l'analisi dei dati per monitorare i cambiamenti ambientali, tenere traccia dei focolai di malattie e prendere decisioni informate che permettano di rafforzare la resilienza e la preparazione per affrontare crisi future.

Hagner afferma inoltre che: 

Anche la collaborazione con le comunità locali e le agenzie governative è essenziale, in quanto può aiutare le organizzazioni a rimanere informate sui rischi legati al clima e sulle eventuali minacce per la salute. Inoltre, contribuisce a facilitare lo sviluppo di soluzioni olistiche a beneficio di tutte le parti interessate.
Le organizzazioni dovrebbero considerare l'adozione di un approccio proattivo alla gestione dei rischi, conducendo valutazioni regolari dei rischi, sviluppando solidi piani di continuità aziendale e avviando partnership con le parti interessate per garantire una risposta coordinata alle emergenze.

 

Adottando questi interventi, le aziende possono non solo mitigare gli impatti negativi dei cambiamenti climatici e delle malattie infettive, ma anche promuovere un futuro più sostenibile e resiliente per loro stesse e per le comunità che servono.